Da Ministro dell’Interno punto fermo per la sicurezza del Paese
Roma, 22 Novembre 2022 – “Passione, intelligenza e visione. Sono queste le caratteristiche che hanno contraddistinto la carriera politica di Roberto Maroni, prematuramente scomparso poche ore fa a seguito di una grave malattia”. Con queste parole il Segretario Generale della Confael, Domenico Marrella, unitamente a tutta la Segreteria del sindacato ricorda Roberto Maroni scomparso oggi.
“Una carriera, quella di Bobo – sottolinea la Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori -, ancorata alla storia della Lega Nord, di cui è stato uno dei fondatori. Anche se in realtà, nel profondo, la sua anima era socialista. Nel senso più puro e nobile del termine. Prova ne sia il contributo importante che ha dato al mondo del lavoro grazie soprattutto alla Legge Biagi, di cui fu il primo firmatario. Proprio con Marco Biagi, Maroni aveva un rapporto intenso. Per affinità d’intenti e perché, come lui, era un innovatore visionario. Tant’è vero che uno dei suoi più grandi crucci fu quello di non esser riuscito a fargli riottenere la scorta, che probabilmente avrebbe salvato la vita al giuslavorista bolognese”.
Per la Confael, però, “il contributo politico di Roberto Maroni è andato ben oltre, sino a diventare un punto fermo per la sicurezza del Paese quando era Ministro dell’Interno, operando sempre con fermezza, ma al tempo stesso con accoglienza. Un uomo perbene, competente, leale e sempre con la battuta pronta. Che mancherà a tutti, amici e avversari compresi”.
