Per il segretario generale della Confederazione: “Perdiamo un uomo che non si è mai risparmiato”
“Che con la morte di Silvio Berlusconi sia finita un’epoca è evidente a tutti – prosegue il segretario generale della Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori. – Ma ciò che mi urge sottolineare è il suo valore nel mondo del lavoro. Con fatti, e non parole. Non a caso si autodefiniva ‘l’uomo del fare’. Attraverso le sue aziende, sicuramente, con milioni di posti di lavoro. Ma anche quando alla guida del governo ha dato vita, per esempio, alla riforma Maroni. Tracce lasciate ovunque, la cui eredità è difficile, se non impossibile, raccogliere. Non fosse altro che per un carisma ed una forza che rimane assolutamente rivoluzionaria ed unica nel panorama della politica italiana degli ultimi trent’anni perché con il Presidente Berlusconi se ne va una parte liberale dell’Italia” conclude Marrella.